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Non è consentito installare telecamere dei privati che puntano sugli spazi pubblici e sulle aree dei vicini di casa. Il crescente impiego dei dispositivi informativi e di videocontrollo è al centro della riforma europea sulla tutela dei dati personali che in materia di videosorveglianza si articola sia nel Gdpr (regolamento generale sulla protezione dei dati) che nella direttiva Ue 2016/680 dedicata alle attività di polizia.
Le linee guida sulla videosorveglianza sono quindi finalizzate a una applicazione uniforme del Gdpr con particolare riferimento agli impianti finalizzati alla tutela del patrimonio e della sicurezza privata.
Il Gdpr non si applica alle telecamere finte, ai sistemi di assistenza alla guida e alle riprese effettuate in ambito familiare e domestica, specificano innanzitutto le linee guida. Purché i dati raccolti poi non vengano pubblicati in rete, prosegue la nota.
Attenzione alle telecamere dei privati puntate sulle strade e sulle proprietà dei vicini di casa.
Queste installazioni sono sicuramente illecite e il rischio delle sanzioni è elevato. Prima di installare un impianto le linee guida evidenziano poi la necessità di valutare adeguatamente e preventivamente le finalità e gli scopi del monitoraggio. Se è proprio necessario installare telecamere, previa adeguata ponderazione, andranno sempre utilizzate informative chiare che potranno essere omesse solo per motivi di polizia, negli impianti pubblici.