MEMO4345 tra i beni censiti dall’Osservatorio Culturale del Piemonte

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Data:

venerdì, 21 febbraio 2025

MEMO4345 (01)

Descrizione

A partire da marzo 2025 il percorso multimediale storico-didattico dedicato alla Shoah di Borgo San Dalmazzo, MEMO4345, entra ufficialmente a far parte della rete di oltre 200 beni censiti dall’Osservatorio Culturale del Piemonte, realtà nata nel 1998 grazie a una partnership pubblico-privata che riunisce istituzioni e amministrazioni locali, fondazioni di origine bancaria, associazioni di categoria, enti pubblici non economici, istituti di ricerca pubblici e privati. L’OCP svolge attività di ricerca, consulenza, assistenza e supporto ai decision maker e alle realtà del settore culturale.

«Si tratta di un passaggio doveroso – spiega Roberta Robbione, sindaca della città -; fin dalla sua apertura MEMO4345 ha dimostrato, dati alla mano, la capacità di attrarre un pubblico vasto e saper lavorare a livello didattico con le scuole del territorio piemontese».

«Il sistema di rilevazione dei flussi di visita nei musei e beni culturali dell'Osservatorio si arricchisce con l'adesione di MEMO4345 di Borgo San Dalmazzo, già parte della rete dei musei dell'Abbonamento Musei – commenta Maria Giangrande, coordinatrice dell’Osservatorio Culturale del Piemonte -; tale adesione permetterà, oltre ad un ampliamento dei territori monitorati, anche un rafforzamento della rappresentatività delle rilevazioni delle visite nei beni e musei presenti in regione».

Ad oggi sono più di 16.000 le persone che hanno visitato il percorso allestito nell’ex chiesa di Sant’Anna, a lato del Memoriale della Deportazione, nei pressi della stazione ferroviaria da cui partirono, il 21 novembre 1943 e il 15 febbraio 1944, due deportazioni di ebrei stranieri e italiani in direzione di Auschwitz. Il campo di Borgo San Dalmazzo, che fu l’unico in Piemonte e, con Fossoli, Bolzano e Trieste, uno dei quattro del nord-Italia, determinò la deportazione nei campi di sterminio di 357 ebrei.

Un terzo dei visitatori di MEMO4345 è composto da studenti tra gli 11 e i 19 anni.  Nel 2023 e nel 2024, MEMO4345, aperto tutto l'anno il sabato, domenica e festivi, e su prenotazione per gruppi e scolaresche in settimana, ha superato i 5.000 visitatori annui.

«Negli ultimi mesi, a fronte di un dato delle presenze stabile, è cresciuta ulteriormente la percentuale di chi, rispetto alla fruizione libera e gratuita del percorso, preferisce partecipare alle visite guidate programmate», spiega Michela Galvagno, assessora alla Cultura di Borgo San Dalmazzo. «L’impostazione adottata di concerto con ATL del Cuneese, a cui è affidata la gestione dello spazio, si è dimostrata vincente».

«MEMO4345 non è un semplice museo - spiega Daniela Salvestrin, direttore di ATL del Cuneese -. È sicuramente possibile fruirne gratuitamente visitandolo in autonomia, ma il nostro consiglio è quello di farsi guidare dai nostri addetti alla scoperta delle vicende umane di quelle persone che diventarono, loro malgrado, protagonisti della Storia. Il racconto del loro viaggio, delle speranze e del dolore, degli atti di eroismo della popolazione locale non può lasciare indifferenti e ci ricorda ancora una volta come non si debbano mai perdere di vista la solidarietà e l'umanità».

L’allestimento è stato progettato da Adriana Muncinelli, per molto tempo collaboratrice dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea in provincia di Cuneo “Dante Livio Bianco” per la didattica e la ricerca sulla persecuzione antiebraica. Con Elena Fallo è autrice della ricerca Oltre il nome (edizioni Le Château – Aosta) su cui si basa la narrazione di MEMO4345. I database di MEMO4345, unitamente a podcast divulgativi in tre lingue e documenti storici dell’epoca, sono disponibili online all’interno del progetto di “aula digitale” attivo su www.memo4345.it.


MEMO4345, progetto del Comune di Borgo San Dalmazzo, è stato realizzato anche con il contributo del FESR nell’ambito di Vermenagna-Roya (Programma europeo di cooperazione transfrontaliera tra Francia e Italia Alcotra 2014/20), e con il contributo di Fondazione CRC per restauro e valorizzazione della ex Chiesa di Sant’Anna.

Ultimo aggiornamento

Ultima modifica avvenuta il venerdì 21 febbraio 2025, 11:50

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