Un polo sovracomunale per la gestione delle emergenze, un modello unico per garantire risposte immediate, in caso di bisogno. Con questo intento nasce la volontà di creare la “Cittadella a protezione del territorio delle Alpi Marittime” all’interno della porzione dell’ex caserma Mario Fiore di Borgo San Dalmazzo di proprietà comunale. La proposta era al centro della conferenza stampa del primo ottobre in Comune, alla presenza di numerose autorità e delle associazioni del territorio.
Un progetto ambizioso, importante, che ha l’obiettivo di valorizzare uno spazio ormai in abbandono, dargli una nuova vita a tutela del territorio e concentrare in un’unica area uomini, mezzi e attrezzature di chi è impegnato nella Protezione Civile e nella gestione delle emergenze, sottolineando la posizione strategica di Borgo San Dalmazzo, alla confluenza di tre valli e vicina alla Francia. Un progetto che guarda la realtà del mondo moderno, a partire dal cambiamento climatico che ci impone di mettere a sistema una risposta agli eventi climatici estremi, sempre più frequenti. Un omaggio, inoltre, ad un luogo simbolo della memoria di tanti cuneesi e di tanti alpini, strappando quindi all’abbandono un pezzo di storia della nostra provincia.
«Un luogo che è parte del patrimonio della cultura e della memoria storica cittadina – commenta la sindaca di Borgo San Dalmazzo Roberta Robbione, congiuntamente agli assessori Fabio Armando e Armando Boaglio con deleghe rispettivamente alla Protezione Civile e al Patrimonio -. Con la nostra amministrazione nel 2022 abbiamo dato vita ad un’importante progettazione: un’ideazione che nasce del basso, dalle esigenze delle associazioni del territorio che si occupano di protezione delle persone e dell’ambiente, sulla spinta delle considerazioni nate in seguito alla terribile tempesta Alex dell’ottobre 2020 che ci ha ricordato come sia importante avere sul nostro territorio un polo che dia la possibilità di avere un coordinamento e uno spazio comune in tempi di normale attività, e in emergenza permetta di essere più efficaci e tempestivi. Un gesto altruistico del nostro Comune, a favore dell’intero territorio».
L’Amministrazione comunale ha coinvolto tutte le realtà di volontariato che operano nel settore, con l’obiettivo di massimizzare coordinamento ed efficacia degli interventi, andando anche a siglare un protocollo d’intesa che ha come capofila l’Associazione Antincendi Boschivi e Protezione Civile di Borgo San Dalmazzo e coinvolge in totale undici associazioni che a vario titolo operano sul territorio. L’importante intervento sarà messo in pratica a lotti, per programmare gli impegni di spese e mettere a sistema le risorse necessarie. Il primo lotto in esame, per una spesa di circa 600 mila euro, riguarda principalmente alcuni lavori preliminari e le opere necessarie per sistemare e rendere subito fruibile un primo fabbricato da adibire a sede operativa dell’Associazione Antincendi Boschivi e Protezione Civile di Borgo San Dalmazzo e del Coordinamento Protezione Civile Associazione Nazionale Alpini sezione di Cuneo. L’intervento, che riguarda il fabbricato più vicino all’attuale ingresso su via Cuneo, è tra le venti idee progettuali selezionate dal Bando Stars della Fondazione CRC che hanno avuto la possibilità di accedere alla seconda fase, ossia lo sviluppo del progetto, in scadenza a fine ottobre.
Il Comune è impegnato su più fronti per reperire le risorse necessarie a rendere la Cittadella una realtà.
La storia
Costruita nel 1940 come complesso di caserme, magazzini, uffici, alloggi per ufficiali e sottoufficiali del III settore della Guardia alla Frontiera, la caserma è stata dismessa dal 1997. Dal 2015 il complesso è stato traferito al Comune di Borgo San Dalmazzo che nel 2023 ha ceduto gratuitamente una porzione pari a circa 27 mila metri quadri su un totale di circa 47 mila ai Vigili del Fuoco per una sede distaccata del Comando provinciale, già inaugurato in occasione di Santa Barbara nel 2024.
La zona a sud, rimasta di proprietà del Comune è stata destinata a servizi pubblici con la volontà di creare la “Cittadella a protezione del territorio delle Alpi Marittime”, un polo logistico di competenza sovracomunale per la gestione delle emergenze. L’obiettivo è realizzare un unico polo dove troveranno sede tutti gli attori coinvolti nella tutela del territorio e della gestione della sicurezza facilitando l’operatività nelle situazioni di emergenza e garantendo l’ottimale cooperazione tra gli enti anche in momenti di normale attività.
Il progetto complessivo
La filosofia progettuale è la conservazione della tipologia del costruito esistente, garantendo flessibilità degli spazi e creazione di aree comuni per l’interazione delle realtà coinvolte. È prevista la realizzazione di un’elisuperficie collocata a sud del lotto e strettamente collegata con la piazza centrale e la viabilità interna garantendo efficienza alle operazioni di soccorso. La piazza è concepita come fulcro operativo e punto di aggregazione delle diverse realtà. Saranno in totale tre gli edifici che caratterizzeranno la Cittadella. Adiacente l’ingresso principale si prevede anche un edificio con una funzione di torre di controllo che ospiterà le sale di comando (centro operativo misto) e le sale conferenze. Ci sarà spazio, poi per autorimesse e magazzini. Il progetto prevede una massimizzazione dei rendimenti degli edifici nella produzione di energia per soddisfare i diversi fabbisogni del complesso, rendendolo all’avanguardia anche da questo punto di vista.
La Cittadella vuole essere un polo strategico per la gestione delle emergenze a livello sovracomunale e provinciale e, grazie alla sua innovazione tecnologica, in campo architettonico e impiantistico, si pone l’obiettivo di diventare inoltre un riferimento per la popolazione civile e per il territorio. Il progetto è curato dallo studio associato Tecno Lusso di Cuneo dell’architetto Alice Lusso e dell’ingegnere Emanuele Dutto.
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