Il Consiglio comunale di Borgo San Dalmazzo ha approvato il Bilancio di previsione 2026‑2028, confermando tutte le aliquote IMU e IRPEF senza alcun aumento per i cittadini, nonostante un quadro economico complesso e un sistema perequativo che continua a penalizzare i Comuni virtuosi.
«Abbiamo costruito una manovra rigorosa e responsabile - spiega Clelia Imberti, vice sindaca con delega al Bilancio -; confermiamo IMU e IRPEF senza incrementi e tutelando le fasce più fragili. È un bilancio equilibrato, che permette di proseguire gli investimenti previsti dal programma amministrativo».
Per il 2026 vengono mantenute le aliquote IMU del 2025, inclusa l’agevolazione per gli immobili locati a canone concordato (0,80%). L’imposta vale complessivamente 4,6 milioni di euro, ma solo circa 2,9 milioni restano effettivamente al Comune dopo i prelievi statali e perequativi.
Confermata anche l’Addizionale IRPEF allo 0,75%, con soglia di esenzione a 12.000 euro e mantenimento del Fondo di restituzione per i nuclei con ISEE più basso, garantendo così un sostegno concreto ai redditi più fragili senza aumentare la pressione fiscale sulle famiglie.
Non sono state aumentate le tariffe dei servizi a domanda individuale, garantendo così stabilità nei costi a carico delle famiglie e degli utenti. Sono inoltre state ridotte alcune tariffe degli oneri di urbanizzazione, con l’obiettivo di favorire gli interventi di rigenerazione urbana ed efficientamento energetico e di contribuire alla riduzione del consumo di suolo.
Il bilancio 2026 pareggia a 19,59 milioni di euro e riflette l’aumento dei costi sociali, dei servizi e del personale, oltre agli effetti della nuova quota capitaria CSAC e dei rinnovi contrattuali.
«Nonostante i tagli ai fondi e l’aumento della spesa corrente, presentiamo un bilancio senza aumenti per i cittadini – commenta la sindaca di Borgo San Dalmazzo, Roberta Robbione –. Continuiamo a lavorare con una visione di futuro, garantendo servizi di qualità e sostenendo la crescita della città».